Come ogni nuovo anno si chiude simbolicamente un periodo e se ne apre un altro. E come ogni nuovo inizio di anno molti di noi sono alle prese con una riprogrammazione dei propri obiettivi e dei propri traguardi da raggiungere, che corrisponde spesso anche ad una ridefinizione di sé e delle proprie aspettative rispetto al futuro.
Come ben saprai, questo è un processo estremamente creativo che ci permette di scavare dentro di noi e di portare alla luce nuove idee per la nostra vita. Abbiamo qui la possibilità di dare forma a nuove strategie per incamminarci, con rinnovato entusiasmo, verso il nuovo anno. Quindi è davvero importante riuscire a prendersi del tempo per noi stessi da dedicare a questo prezioso rito di passaggio.
Ma qual è il modo migliore di farlo?
Ci sono diversi modi di riflettere e focalizzarsi sugli obiettivi per il nuovo anno. Spesso questi metodi includono visualizzazioni di sé nel futuro, affermazioni, specifici criteri di formulazione linguistica, ecc. e si assomigliano tutti parecchio, anche perché utilizzano quasi sempre una base comune di programmazione neuro-linguistica.
Il limite ed il pericolo di questo tipo di processo è che ciò rimanga a volte un qualcosa di troppo cerebrale, legato esclusivamente al regno del pensiero cognitivo e razionale, quindi non includendo gli aspetti maggiormente connessi alla potente fonte di intuizione presente dentro di noi (che non è necessariamente nella nostra testa!)
Le nostre aspirazioni più sincere e profonde non provengono infatti dalla nostra testa, ma da un’altro centro nervoso presente dentro di noi con una sua specifica capacità di elaborare le informazioni e di trasmetterle al cervello: sto parlando del cuore. Si è scoperto infatti negli ultimi anni che il nostro cuore è dotato di un numero compreso tra 40.000 e 120.000 neuroni e che mantiene una costante comunicazione con la testa e con il resto del corpo attraverso il nervo vago. Come si è scoperto anche che esiste un altro potente centro nervoso nel tratto gastro-intestinale (nella nostra pancia) che svolge importantissime funzioni per la nostra sopravvivenza.
Quindi le neuroscienze ci suggeriscono di utilizzare tutte le nostre risorse interne e di coinvolgere attivamente anche il cuore e la pancia (oltre che la testa ovviamente!) nella definizione dei propri obiettivi per il nuovo anno. Io mi permetto di indicarti ora un metodo molto efficace che utilizzo personalmente e che prende spunto da una nuova metodologia chiamata mBraining, che lavora specificamente sull’integrazione di questi tre centri di intelligenza nella testa, nel cuore e nella pancia.
Questa in estrema sintesi è la sequenza per lavorare sui tuoi obiettivi:
siedi tranquillamente in una posizione comoda e possibilmente con la schiena dritta, iniziando a portare l’attenzione al tuo respiro,
continuando a respirare porta l’attenzione al tuo cuore, respira attraverso il tuo cuore e connettiti con ciò che ti sta più sinceramente “a cuore” in questo momento, lasciando che emergano i tuoi desideri, sogni, aspirazioni per il nuovo anno,
prendi nota di tutte le sensazioni ed emozioni che emergono ed amplificale nel tuo cuore e nel petto continuando a respirare consapevolmente,
porta poi questa consapevolezza nelle tua testa, prendendo nota di tutti i nuovi pensieri e le nuove idee che iniziano a dare forma a specifici obiettivi,
continuando a respirare profondamente porta ora la tua attenzione a livello della pancia e senti le sensazioni che questi obiettivi ti danno, individuando quali obiettivi ti appartengono di più e ti motivano ad intraprendere nuove iniziative.
Si tratta ovviamente di un processo che puoi utilizzare non solo all’inizio del nuovo anno, ma come ogni processo può essere molto utile ripeterlo più volte nel tempo, affinché questo modo di “pensare con 3 cervelli” si possa consolidare dentro di te.
Come coach aiuto i miei clienti a guardare alle situazioni da punti di vista diversi, in modo da allargare la prospettiva sui problemi e fare in modo che emergano nuove soluzioni. Questa metodologia che ti ho mostrato mette in evidenza come in ognuno di noi esistano già, anche a livello biologico e nervoso, almeno 3 punti di vista che possono espandere la nostra consapevolezza, la nostra “mappa della realtà”.
In questo modo possiamo, ad esempio, prendere decisioni migliori per il nostro futuro e scegliere degli obiettivi che siano davvero i nostri obiettivi, perché profondamente legati alla persona che siamo e alle nostre aspirazioni più vere e sincere.